C’è un maiale al centro dello scontro fra civiltà? - Mattia Pellegrini da "La terra trema"

È singolare l’ambiguità simbolica di questo animale: nella possibilità di poterlo mangiare un’idea di modernità, anzi, di libertà. D’altro canto, invece, è da sempre mezzo per offendere, per denigrare. L’islamofobia e l’antisemitismo sono da sempre legati a questo doppio legame nella figura del porco. Ieri i Nazi-fascisti oggi i Democratici. Continua a leggere... about C’è un maiale al centro dello scontro fra civiltà? - Mattia Pellegrini da "La terra trema"

Il cotechino non è neutrale, nemmeno se è di seitan - Lorenzo Mari da "Carteggi Letterari"

Partendo da un dato culturale che può sembrare spicciolo come la carne di maiale e il suo consumo, il libro di Bukowski invita a riconsiderare un insieme complesso di fenomeni socio-politici, economici e culturali, che, in ultima istanza, sarebbe davvero di cattivo gusto (e non solo) dare per scontati e acquisiti, per poi pagare, a tutti i livelli, le conseguenze di questa faciloneria. Continua a leggere... about Il cotechino non è neutrale, nemmeno se è di seitan - Lorenzo Mari da "Carteggi Letterari"

La speranza è nei maialini selvaggi - Sergio Cattani da Saluteducazione

Suinello

Il libro rappresenta un’analisi precisa e argomentata del portato simbolico, politico ed economico del maiale, che si potrebbe estendere anche ad altri cibi, e si conclude con una nota di apertura ottimistica e speranzosa nel finale, quando ci si affida alla capacità di ribellione e “ritorno al selvatico” dei maialini, una volta che hanno rotto le catene della schiavitù e gli steccati in cui erano rinchiusi. Continua a leggere... about La speranza è nei maialini selvaggi - Sergio Cattani da Saluteducazione

Produrre per nutrire, una relazione incerta - Francesco Tommasi da il lavoro culturale

Emerge con forza la contraddizione interna alle filiere alimentari industriali che sempre più aderiscono ad una concezione del cibo come commodity. Da un lato i prodotti alimentari sono caricati di valori come l’esperienza, la salubrità, l’identità, la tradizione, necessari alla costruzione di un prezzo più alto che si rivolge ad una fetta di consumatori “adatti” ad un’idea di capitalismo culturale. Dall’altro i processi industriali di produzione standardizzano e semplificano, riducendo a “materia prima” gli scarti e alcune categorie di alimenti in favore di un’alta scambiabilità, speculazione, trasformazione e circolazione a bassi prezzi. Continua a leggere... about Produrre per nutrire, una relazione incerta - Francesco Tommasi da il lavoro culturale

Francesco Tommasi

I templi dorati del consumo nel divenire bestiale della merce - Lorenzo Declich da il manifesto

Sul cibo, cosa di cui non si può fare a meno e che possiamo reperire sempre più solo nella grande distribuzione, i capitalisti applicano tutto lo strumentario ideologico che renderebbe vario e "pieno di opportunità" questo mondo. Dover decrittare o addirittura capire le etichette sui prodotti, o interrogare la propria serie valoriale di fronte a un cartello di Eataly che ti spiega perché quella particolare merce è buona da mangiare è un collante formidabile, in ultima analisi perché produce ansia, paura. Continua a leggere... about I templi dorati del consumo nel divenire bestiale della merce - Lorenzo Declich da il manifesto

Un modo infame di usare il cibo - Il podcast dell'incontro tra Declich e Bukowski

Il 30 giugno Wolf Bukowski e Lorenzo Declich hanno tenuto un incontro al liceo classico Carducci di Bolzano per parlare di politiche razziste e immaginari islamofobi e antisemiti a paritre dal cibo, da come viene prodotto, mangiato, usato e raccontato.

 

Eccone il podcast.

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