La retorica di “sangue e suolo” produce solo una cosa: il tetano

C'è quindi un ritorno al fascismo, alla barbarie e allo schiavismo, ma non sono elementi irrazionali: sono gestiti, dosati, fanno parte di un piano. Di fronte alla crisi, la soluzione più semplice è comprimere i diritti dei lavoratori, guadagnare sui profitti, mettere gli sfruttati gli uni contro gli altri e irreggimentare la società. Il fascismo a questo serve. Questo fa. Continua a leggere... about La retorica di “sangue e suolo” produce solo una cosa: il tetano

Il dicibile e l’indicibile di una storia

Scrittura e memoria

La narrazione del “centro” dell’antichissima città è una sorta di paniere concentrico di “narrazioni di narrazioni”, tenute assieme da un filo, che è la “storia indicibile”: la quale viene per così dire resa possibile dalla serie frammentata, ma non dispersiva delle storie dicibili, dette, ridette, ripensate, sentite, immaginate. Ambiti autobiografici di riflessione e di azione che, nel particolare laboratorio di scrittura e lettura che è il libro, più che didascalicamente “detti” e “ridetti”, sono indicibilmente “vissuti”. Esistenzialmente memorizzati, dimenticati, lasciati per il momento in disparte, per riaffiorare chissà come chissà quando. Forse. Continua a leggere... about Il dicibile e l’indicibile di una storia

Nuove scritture working class: nel nome del pane e delle rose

Raccontiamo la bellezza del tempo vivo fuori dal lavoro morto, l’inganno della retorica della meritocrazia, la mobilità sociale che era solo una carota che nascondeva il bastone, le fabbriche chiuse per fare campo bruciato, per distruggere le comunità, le città operaie. Non serve mobilità sociale, non vogliamo uscire dalla miseria e diventare classe media, lasciando gli altri indietro, salvandosi il culo da soli: vogliamo combattere la miseria, per tutta la classe. Pride. Continua a leggere... about Nuove scritture working class: nel nome del pane e delle rose

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