PCSP (Piccola ControStoria Popolare) - Simone Scaffidi da "Carmilla On Line"

Lollini ci trascina in queste storie che formano la storia, piantando poco a poco paletti fatti di ricerca, citazioni, protagonisti. Continua a leggere... about Stringere la mano a un assassino - Alessandro Stillo da "L'Indice"
Ecco Memorie divise, una postilla a La Controfigura, il #QuintoTipo di Luigi Lollini. Dei titoli di coda a posteriori e al di fuori, pubblicati con altri mezzi. Una mappa per entrare dentro al libro, ma di cui si sconsiglia la lettura in contemporanea. Continua a leggere... about Memorie divise. [Postille a La Controfigura]
La storia vera narrata da Lollini, del suo incontro e della sua ossessione, del tentativo di venirne a capo, è la storia di un mondo che finisce dall’oggi al domani lasciandosi dietro scorie e storie. È il puzzle impazzito del pianeta dopo la fine della guerra fredda, un galleggiante che riaffiora e poi si perde nel mare in tempesta. Continua a leggere... about Gli occhi di Eduardo Rózsa Flores - Giuliano Santoro da "il manifesto"
Un immenso sforzo storico-bibliografico che parte da un incontro e percorre una moltitudine di sfaccettature fondamentali della storia contemporanea, quella meno conosciuta. Continua a leggere... about Il grande camaleonte - Daniela Bandini da "Carmilla"
La forza del libro è nell’assenza di quella narrazione consolatoria e poetica che, spesso, fa sentire anche l’ultimo giornalista un epigono di Soriano; nell'assenza di una nostalgia che non deve esistere perché il calcio non si è fatto spettacolo per qualche deterioramento dei tempi, ma è creato a immagine e somiglianza del capitale. Continua a leggere... about Uccidi Paul Breitner, ovvero lunga vita al calcio - Massimo Basile dal "Corriere dello Sport"*
“Cadrà una pioggia tremenda e definitiva a cancellare forse una volta per tutte le macchie fetide della vergogna di tutti voi pennivendoli politici prostituti europei e mediocri pacifisti”. Le poesie di Eduardo, come questa della raccolta Lealtad, forse mai data alle stampe, si offrono in uno spazio e in un tempo preciso.
Con Eduardo Alberto ha incontrato il protagonista di un epos; o forse un demone meschino; o le due cose insieme e altre ancora. È la sua occasione di gettare uno sguardo là dove le piccole persone, le persone normali, di regola non vanno. Ma più Eduardo si perde nella nebbia, più Alberto riconosce sé stesso, il suo destino e quello dei suoi amici, del suo paese, delle piccole persone non fanno la storia perché, semplicemente, la sono. Continua a leggere... about Sorpresa, questo recensore è uno dei personaggi - Daniele Giglioli da La Lettura
Quando passava un padrone per il corso, o nella piazza, i braccianti dovevano togliersi il cappello. In segno di rispetto. Di deferenza. Di subalternità. I cafoni, inoltre, non potevano permettersi altro copricapo che la coppola, tessuto grezzo, l’unico adatto alla condizione di chi estirpa, ara, semina, raccoglie. Continua a leggere... about Di Vittorio, di Mary Shelley
Dire la storia della morte di Renato M. in questo libro antiretorico significa esporre l’indicibilità della vita successiva. La retorica eroizza il crimine, lo rende folle, assoluto. O eroizza il pentimento, santificando la pena. Indicibile, invece, è la brama di futuro quotidiano. Indicibile è il non inchiodare, da parte di chi è loro vicino, le persone a fatti unici, siano pure di sangue. Continua a leggere... about Narrazione e amnesia - Massimo Palma da Opera Viva*
«Ho scavato con le mani in una materia dura, stratificata, che è stata viva, come un’archeologa inesperta al centro di una città antichissima» Continua a leggere... about Nel profondo della Roma che fu per ritrovare mio nonno - Lucia Mancini intervista Rosa Mordenti su Romaitalialab